Volumetto di 57 pagine. Come intento diciamo che è lodevole, il fare rivivere una vecchia casa attraverso le persone che ci hanno abitato negli anni, e le attività che ha ospitato è cosa accattivante. Ancor'oggi la Cà di Ragi sta lì nel "Camaré" e sembra continui a guardare immutata il corso del tempo...
Da questo libro ho appreso aneddoti e storie che ignoravo l'esistenza e nomi da cui ignoravo l'origine... di un paese a me molto caro.
NOTA NEGATIVA
Io non so chi lo abbia scritto, e perchè tale stesura sia stata affidata a lui, ma x come è scritto il libro risulta come dire: PALLOSO! E' il termine più indicato. Per uno che non sia affezionato a luoghi e persone descritti nel libro la lettura è pressochè impossibile... un linguaggio vecchio, vetusto, decrepito e stantio di fatto lo allontanano a generazioni di ragazzi.
Peccato, perchè poteva essere un tassello importante x avvicinare i nostri ragazzi alla scoperta del loro paese attraverso una visione inedita e diversa.
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venerdì 5 novembre 2010
LA CA' DI RAGI
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anche io ho letto il libro e a dir la verità conosco anche l'autore...innanzitutto vorrei dirti che la stesura non gli è stata affidata, ma semplicemente di sua volontà ha intrapreso la composizione di questo piccolo, ma prezioso testo. prezioso perchè porta chi legge a vedere e vivere , quasi come davanti ad uno schermo cinematografico, una realtà che la mia generazione non ha conosciuto. per quanto riguarda invece lo stile il tuo palloso non riesco a condividerlo: la scrittura è sì "vetusta" , ma oltre ad essere uno stile peculiare e caratterizzante, mi colpisce perchè è forte la presenza di termini ricercati, poetici e caduti nel disuso, che anche io faccio fatica a conoscere. un tentativo di contrastare l'impoverimento incalzante della nostra lingua e della nostra cultura.
RispondiEliminaBeh mi sembra che viviamo in un paese in cui ci sia libertà di pensiero... quindi 1 a 1 palla al centro!
RispondiEliminaPer me rimane scritto in uno stile palloso (ma io sono sotto ai 40), per lei rimane "uno stile peculiare e caratterizzante"... ai posteri l'ardua sentenza!
Cmq i posteri, che piaccia o no sono i giovani... che devono continuare a fare rivivere un paese attraverso le sue storie e il suo passato, purtroppo è con grande rammarico che ho riscontrato che alla presentazione di questo libro, i giovani fossero una componente completamente assente!
A proposito del libro La cà di Ragi, la questione se stare coi giovani o coi vecchi non ha senso perché chi scrive ha la libertà di esprimersi con lo stile che gli è più appropriato e a maggior ragione in questo caso perché chi scrive è editore di se stesso senza scopo di lucro. Inoltre non ho mai visto i giovani delle generazioni che ho conosciuto interessarsi alla storia del loro paese. Dovremmo forse adattare la musica popolare della nostra terra alle melodie della metallica? Consiglio vivamente ai tutti i quarantenni che ancora non lo hanno fatto di leggere i 10 romanzi più importanti della letteratura mondiale e vedrete che il commento finale sarà comunque "Che palle!". Un caro saluto ai lettori.
RispondiEliminaForse è proprio questo lo sbaglio, il non conoscere la storia implica il ricadere negli stessi sbagli... e mai come oggi lo stiamo vedendo.
RispondiEliminaSinceramente non capisco perchè si faccia un caso perchè ho letto un libro e ho ritenuto che fosse scritto in maniera "pallosa", non credo di avere offeso nessuno ho soslo espresso un parere personale (che pure chi ha scritto il commento precedente ha espresso nei confronti dei 10 romanzi più importanti della letteratura) purtroppo ho il brutto vizio di non guardare la televisione e non lasciarmi lobotomizzare il cervello da lei, in compenso come potete vedere dal blog, leggo una ventina di libri all'anno, e di tutti i generi... scusatemi se i pareri li do su quelli e non sul Grande Fratello o sul tronista di turno!!
Ho letto "La Ca' di Ragi" di Aldo Fabbri e mi è piaciuto. Premetto che son residente a Russi dalla nascita , sicché tutto ciò che attiene al mio territorio di appartenenza mi attira. Tutto serve all'arricchimento. alla maturazione, all'affinamento della persona. Fabbri non è un mercenario prezzolato??!! ma a chi vengono certe idee??!! è un signore autodidatta, pertanto ancor più lodevole la constatazione che sappia scrivere CORRETTAMENTE( sottolineo questo aspetto perché noto deversi errori grammaticali in joint ecc. ..) , in lingua italiana accurata e raffinata. La sua prosa rivela anche buone letture di fondo, classiche, latine, straniere.
RispondiEliminaCon simpatia, un sorriso..
Dolce nella memoria
Cara Joint, mi sembra di estrapolare e desumere dai tuoi interventi che sei una Russiana di nascita, o meglio -forse- una sanpancraziana.
RispondiEliminaNessuno vuole limitare o strangolare la libertà di pensiero e di opinione. Guai a chi lo fa! é il dibattito che è costruttivo, la dialettica interpersonale che rafforza e fa crescere. Io amo il presente e vivo nel presente, ma mi rendo conto che esso è costruito sul nostro passato, che vive delle radici. Di qui la curiosità e la voglia di proiettarsi nel futuro con speranza.
Sempre con simpatia, un sorriso..
Dolce nella memoria
Apprezzo i suoi interventi, e apprezzo ancora di più la sua estrema educazione nell'essersi firmata.
RispondiEliminaAnch'io sono autodidatta, e se scrivo, scrivo col cuore e quando uno fa qualcosa con sentimento la gente lo sente, questo blog ne è la prova ha una media di 160 accessi al giorno e non credo che una tale costanza sarebbe tale se non ci fosse affezione.
Come vede sono la prima a mettermi in gioco e a reggere le critiche, anch'io da profana ho pubblicato qualcosina, ad alcuni è piaciuto e ad altri no, ma mi sono sempre guardata bene dal creare polemica... tanto alla fine sono i numeri che parlano!