IL PASSATORE
LE IMPRESE BRIGABNTESCHE DI sTEFANO PELLONI NELLA ROMAGNA OTTOCENTESCA
di
Remo Ragazzini
Mario Casalini
Roberto Casalini
Ho passato circa 3 anni della mia vita a Boncellino, e devo dire che sono stati degli anni fantastici. Mi sono trovata benissimo con i boncellinesi e nutro molto affetto per quei luoghi e quella gente... detto tra noi ogni tanto ci torno sempre con piacere, non appena le condizioni lo consentono.
Premesso questo mi sembrava una forma d'obbligo morale leggere almeno un libro sul Passatore, il brigante che tanto ha segnato quei luoghi e ha dato vita ad un mito che nato nel 1824 ha resistito fino a oggi ed è diventato simbolo della romagna.
Questo libro è stato il destino a mettermelo davanti... ero a Forlì che gironzolavo per Via Garibaldi e mi è apparso in una vetrina di una tabaccheria, mi sono fermata ci siamo guardati sono entrata e l'ho comprato. E devo dire che non mi sono pentita affatto di averlo comprato, anzi... lo consiglio a chiunque si voglia fare un'idea di Stefano Pelloni.
Il libro inizia da molto lontano per dare l'idea del contesto in cui il Passatore è nato e vissuto, descrivendo le condizioni del contado durante la dominazione papalina... le restrizioni i sopprusi e la povertà che attanagliava quella gente sempre sull'orlo della disperazione dovuta agli affitti dovuti ai padroni, alle carestie, al freddo agli stenti... più che una vita, una lotta per al sopravvivenza.
Per essere un libro di saggistica è scritto veramente bene, per nulla noioso ricco di informazioni e con una storia fluida che quasi sembra un romanzo.
Decisamente interessante.
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