
Quando finiscono le festività ebraiche (quest’anno il 12 ottobre) e con esse le grandi vacanze degli israeliani, è allora che sul Mar Morto comincia il bello. Perché è proprio nelle mezze stagioni che Yam Hamelach, mare di sale in ebraico (due ore da Tel Aviv e una da Gerusalemme), diventa un’esperienza di salute e benessere unica al mondo. Certo, i più attivi visiteranno anche i dintorni, la rocca di Masada, l’oasi di Ein Gedi, il sito archeologico di Qumran o il deserto della Giudea in jeep. Ma il consiglio è: centellinare Yam Hamelach con calma per almeno una settimana, perché non è una meta come le altre. Qui, gli habitué di esotismi esclusivi dovranno scordare movida notturna e lussi orientali. E aprire invece occhi, cervello e ogni centimetro di pelle per assorbire la straordinaria energia del luogo: un deserto rossastro a 417 metri sotto il livello del mare, con un’aria luminosa, purissima, ricca di ossigeno e bromuro a effetto rilassante, e con la distesa d’acqua tiepida (80 x 18 chilometri, profondità fino a 800 m) così densa di sali minerali da acquistare una consistenza quasi oleosa dove, come si sa, il corpo galleggia piacevolmente mentre la pelle si deterge, si nutre e si tonifica. Vietato tuffarsi: qui il bagno non è un gioco, esige concentrazione, movimenti rarefatti, spostamenti lenti. Diventa quasi un rito praticato da tutti, ragazze in bikini o facoltose beduine che si immergono ammantate di nero. Si galleggia per una ventina di minuti con una crescente sensazione di benessere, ammirando le rocce del deserto e il profilo rosa della Giordania sull’altra sponda, magari eseguendo anche qualche esercizio di aquagym, qui particolarmente efficace per snellire pancia e gambe. Si esce per una doccia d’acqua dolce, che le beduine affrontano senza scoprire nemmeno un pezzetto di pelle, e ci si stende al sole o si passeggia sulla lunga spiaggia di sabbia fine, sicuri di ottenere una sontuosa abbronzatura senza scottarsi perché l’atmosfera, di spessore maggiore che al livello del mare, assorbe i raggi dannosi. E poi, dopo bagni, docce e soste al sole, si torna all’albergo affacciato sulla spiaggia, per trattamenti eccellenti.
Nessun commento:
Posta un commento