lunedì 16 novembre 2009

TORRE DI BELEM


Come monumento non è grande, ma ti affascina.



Sembra una corazzata che galleggia sul mare.


Non appena l'ho vista sono rimasta a bocca aperta, poi man mano che mi ci avvicinavo, e la vedevo sempre più da vicino riuscivo a scorgere in lei la perfezione, una perfezione armonica, uno stile artistico enigmatico... e una croce. Non una croce normale, una croce templare.





Poi si entra, e si comincia a salire... in alto, sempre più in alto fin quando le scale a chiocciola sembra ti vogliano stritolare avvolgendoti, ad ogni piano una sala, e una vista mozzafiato il Tago e l'oceano e... altre croci templari...


 


 


LEGGENDO LA GUIDA


Bizzarra, con molte torrette e un'esuberanza particolare, la torre fu eretta negli ultimi 5 anni del regno di Manuele I (1515-20) a difesa dell'imbocco del Tagoe, prima che una scossa di terremoto deviasse il corso del fiume nel 1777, si trovava proprio nel mezzo de grande corso d'acqua. Dal momento che tutti gli altri edifici sono adattamenti di strutture già esistenti o completate negli anni successivi, la torre è l'unica costruzione interamente manuelina del Portogallo ed  è stata scelta dall'ente del turismo come simbolo di Lisbona.


L'architetto della torre, Francisco de Arruda, aveva pecedentemente lavorato alle fortificazioni portoghesi in Marocco e, in effetti, si nota la forte influenza moresca nei delicati balconi e nelle finestre ad archi. In primo piano nella decorazione troviamo due grandi simboli dell'epoca:




  • l'emblema manuelino



  • la sfera armillare (che rappesenta il globo terrestre)



  • la croce dell'Ordine dei cavalieri poveri di Cristo, da cui sorsero i Templari.






 

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