giovedì 28 giugno 2012

IL LABIRITNO SEPOLTO DI BABELE

IL LABIRINTO SEPOLTO DI BABELE

di

Francisco J. De Lys


All'inizio il libro è partito bene infatti ho letto tutto d'un fiato le prime 50 pagine, poi mi sono persa a forza di finire in dei cimiteri, ad aprire tombe e ad essere inseguita da un cardinale pazzoide e un giapponese miliardario!

RIASSUNTO AUTOGESTITO:

Caccia al tesoro: il tesoro in questione è la Chartham, oggetto misterioso passato di mano in mano e che non si capisce bene cosa sia.

Barcellona di una volta... un frate scopre dove si trova ma (te guarda il caso muore prima che riesca a recuperarla) 


Barcellona di oggi... non si sa bene per cosa, ma un sacco di gente vogliono trovare la Chartham. L'unico che sembra averne un'idea di dove si trovi è un povero architetto Gabriel Grieg, ma non sa il perchè lo sa e perchè sta gran rottura di scatole è capitato proprio a lui... sa solo che se non collabora morirà. Decisamente un po' contorta la cosa.


Tutto sta nell'infanzia del bambino Gabriel Grieg e lui poretto si sforza di ricordate, incalzato da una certa Catherine che passa un'intero libro a estorcergli informazioni e a non darne mai... il lettore (cioè io) ad un certo punto inizia a spazientirsi e a pensare che Grieg sia un coglione, come tutta la razza maschile in genere quando sono circuiti da una bella ragazza del resto.


Vabbè visto che siamo a Barcellona vuoi non metterci dentro anche Gaudì? sia mai! Aggiungiamo qualche mistero e un documento rubato dagli archivi vaticani e ne vengono fuori 475 pagine che se era per me la metà bastavano a raccontare la storia.


CONSIGLIO: Se ve l'hanno regalato leggetelo... se lo trovate sui scaffali di un bagno come copia gratuita leggetelo... se dovete comprarlo, ohi per me c'è di meglio!

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