lunedì 3 maggio 2010

LA REGOLA DELLE OMBRE


 


LA REGOLA DELLE OMBRE


di


Giulio Leoni



Diciamo che non mi è piaciuto un gran che... ma qualcosa si finisce sempre per imparare!


TRAMA:


Rinascimento. Firenze. Lorenzo il Magnifico si innamora di sta Simonetta Vespucci. La sfigata muore, e tutti pensano che qualcuno con l'aiuto di strane formule arcaiche sia riuscito a resiscitarla dal regno delle ombre.


Chi si trova nei paraggi in quel momento? Pico della Mirandola e il Magnifico lo becca subito per indagare sul caso e lo spedisce a Roma. Porello gliene succedono di tutti i colori finche non scopre che la donna che tanto assomigliava a Simonetta altro non era che una sosia e pure "mezza pazza" con in testa l'idea di uccidere Sisto il papa... peccato che alla fine ci rimanga lei in botta! E Pico se ne ritorna a casa.



Carino l'incontro tra Giovanni Pico della Mirandola principe di Concordia e Francesco Colonna che cerca di svelare uno dei grandi misteri di quest'ultimo ovvero la stesura dell'Hyoberitinacha Poliphili.






FONTE: http://www.canino.info/inserti/tuscia/luoghi/bomarzo/hypnerotomachia.htm



 La Hypnerotomachia Poliphili ("Battaglia d'amore in sogno di Polifilo") fu pubblicata nel 1499 dal tipografo veneziano Aldo Manuzio in un'edizione preziosa per la bellezza dei caratteri tipografici e per lo splendore delle xilografie (attribuite a vari pittori tra cui Mantegna, Bellini, Raffaello).

  Sia per quanto riguarda l'identificazione dell'autore che per i suoi caratteri, questa opera si presenta come un vero enigma: per quanto concerne l'autore, siamo certi del suo nome perché l'acrostico formato dalla lettera iniziale della prima parola dei 38 capitoli consente di leggere "poliam frater franciscus columna peramavit" ("Frate Francesco Colonna amò moltissimo Polia"). È indubbio che il protagonista Polifilo, innamorato di Polia, e l'autore del romanzo sono una persona sola. Francesco Colonna fu probabilmente un frate domenicano di Treviso, morto a Venezia nel 1517. Maurizio Calvesi (nel libro Il sogno di Polifilo prenestino, Roma, Officina, 1980) ha sostenuto che l'autore potrebbe identificarsi in un Francesco Colonna dell'illustre famiglia di Roma, nato intorno al 1430, signore di Palestrina, educato all' Accademia Romana di Pomponio Leto.

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