lunedì 21 dicembre 2009

L'IMMENSO NON E' VISIBILE AGLI OCCHI




"Vi ricordate? Per domare Jerushalem, a Pompeus fu necessario un assedio di tre mesi. E diecimila dei nostri diedero la vita. Pompeus fu il primo uomo d'Occidente a violare il Tempio, a penetrare nel sacro Recinto di Beth Hamikdash. Ve ne ricordate?"



Si, se ne ricordavano, una memoria passata di padre in figlio. Dopo il massacro, percorrendo scalinate, portici e cortili del Tempio ingomnbo di cadaveri, il romano Pompeus aveva visto aprirsi ambienti di fasto stupefacente, in cui soffitti, pavimetni e porte erano coperti da decorazioni sontuose, che rievocavano l'arte Egizia e Babilonese.



Ma lui s'era diretto con impetuosa superbia alla cella centrale, il Devir, per vedere con i suoi occhi il Dio dal nome impronunciobile, davanti a cui il Sommo Sacerdote, solo, poteva entrare a offrire la sua preghiera una volta all'anno. E là s'era inchiodato sbalordito sulla soglia, perchè l'aurea stanza divina era totalmente vuota, senza statue e senza immagini. Un chiuso spazio vertiginoso dove non esisteva nulla da toccare, nulla a cui accostarsi, nulla su cui dirigere gli occhi. Un Assoluto metafisico in cui i pensieri orgogliosi del romano s'erano persi. Intorno a lui, anche i suoi spregiudicati ufficiali si muovevano con cautela superstiziosa.



"Il vincitore Pompeus è stato preso dal terrore. E' uscito dal Tempio senza saccheggiarlo."




di Maria Grazia Siliato









Non occorre vedere... cose troppo tangibili spesso non vengono prese in considerazione, ci sono cose talmente grandi che i nostri occhi non riescono a vedere, ma solo i nostri cuori sanno cosa gli si presenta davanti. Spesso l'immenso è invisibile agli occhi.

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