domenica 27 novembre 2011

IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI

IL MERCANE DI LIBRI MALEDETTI

di 

Marcello Simoni




L'incontro con questo libro è stato strano. Ci eravamo visti in libreria più e più volte ma mi ero sempre rifiutata di comprarlo perchè non mi ispirava.

Poi una sera d'autunno mentre ero intenta a fare quello che si fa in quelle serate... ovvero: LAVARE I PIUMONI NELLA LAVANDERIA A GETTONI mi sono messa a leggere il Carlino del giorno prima che stazionava li su una panchina. Subito sono finita a leggere lo sport e della sconfitta della Riviera... poi leggendo la pagina della cultura mi sono imbattuta in un'intervista a Simoni. Bibliotecaio, ragazzo semplice che raccontava che per pubblicare questo libro è dovuto trovando tutte le porte non chiuse, ma sprangate dalle case editrici italiane... visto che parte del romanzo è ambientato in Spagna, ha ben pensato di bussare alla porta delle case editrici iberiche, le quali hanno subito pubblicato il libro con un successo oltre ogni pronostico.

Così l'ho comprato anch'io. E vi posso garantire che è uno dei più bei romanzi che abbia letto ultimamente. Veloce, intrigante dalle prime pagine, mai noioso o scontato.

TRAMA:
Fulcro della vicenda è il protagonista, Ignazio da Toledo, mercante di reliquie, personaggio che ha un fascino misterioso come lo è il suo passato. Spagnolo mozarabico, conoscitore della cultura araba grazie al suo maestro, Gherardo da Cremona, si trova a muoversi all’interno di un mondo, siamo agli inizi del 1200, dove la ragione è un piccolo lumicino, religione e superstizione spesso si confondono e la violenza è il solo modo per farsi strada. Tutto questo Ignazio lo sa bene, ma dalla sua ha anche la conoscenza, soprattutto quella alchemica, che gli permette di muoversi in questo panorama distruttivo. Inoltre è stato anche testimone della presa di Costantinopoli da parte dei crociati, partecipando egli stesso al saccheggio che ne è conseguito, per approvvigionarsi delle sacre reliquie oggetto dei suoi traffici. Quindi nel suo passato c’è anche una certa ambiguità, e questo lo rende sicuramente un carattere magnetico. Ma nel suo passato ci sono anche dei nemici: da oltre un decennio è braccato da una setta segreta che lo vuole uccidere, così Ignazio è costretto a sopravvivere in continuo esilio e in permanente fuga. Ora però un nobile veneziano lo incarica di rintracciare un libro misterioso, l’Uter Ventorum, una richiesta che comporta per Ignazio anche la possibilità di rincontrare Vivȉen de Narbonne, suo antico amico e sodale, che credeva morto e che sembra abbia diviso l’Uter Ventorum in quattro parti nascondendole in giro per l’Europa. Inizia per Ignazio un viaggio che lo condurrà a fronteggiare molti pericoli e molte persone, tra cui un misterioso frate domenicano che sembra muovere le fila di tutta la storia. Il tutto corre verso un finale sorprendente.

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