sabato 16 luglio 2011

SIDDHARTA


SIDDHARTA



di

Hermann Hess










 



Siddharta un bel giorno decide di lasciare la casa paterna per intraprendere una vita di meditazione fra i monaci. Abbandona tutto e va. Prega... medita... digiuna.

Incontra Gotama l'illuminato, parla con lui, scambia le sue vedute con lui.

Siddharta un bel giorno decide di dovere imparare ancora, "altro" incontra una meretrice (roba d'alto bordo!!) e si mette in testa che sarà lei ad insegnargli tutto sull'amore. Ovviamente lei "puttana è" e come tale gli dice:



- Abbello o sganci la grana o te ne stai fuori dal giardino delle delizie! -



Il nostro Siddharta non è che abbassa il tiro e se ne cerca una più alla mano, macchè! Allora non gli resta di cercarsi un lavoro. solo che il nostro bonzo niente sa fare a parte:

- PREGARE

- DIGIUNARE

- MEDITARE



Decisamente un po' pochino!



Ma come dice mio babbo "l'importante è nascere poi campano tutti!" il nostro Siddarta trova un posto vacante presso un mercante e in breve tempo applicando le sue doti di "calma-controllata" riesce a conquistare il mercato... e pure la cortigiana! La riempie di soldi e i regali, si veste con abiti costosi e sembra un damerino come tanti altri... scopano come ricci, ma un bel giorno Siddharta si accorge di avere conquistato molto a livello di ricchezza e di agi, ma di avere perso la libertà e la felicità. Così smolla questa vita e parte, povero... solo, ma all'improvviso grazie alla riconquista dell'OM si sente appagato e sereno. Incontra un barcaiolo che lo ospita e gli insegna ad ascoltare il fiume... il fiume a modo suo "parla" è la voce della natura e delle piccole cose, quella voce guida che ti fa apprezzare la vita in tutte le sue forme.



So vocifera che Gotama stia morendo e la meretrice decide di andare a rendergli omaggio... con suo figlio. Viziato e insolente, costringe la madre a fermarsi sotto un albero per riposarsi e sfortunatamente la donna viene morsa da un serpente, a nulla sono valse le grida d'aiuto del figlio, nonostante le cure di Siddharta che interviene subito la donna muore, ma non prima di riconoscere il padre di suo figlio, e la rivelazione cambia la vita di Siddharta e del figlio.



Del figlio perchè era abituato a ricchezza e ad agi e si ritrova con un padre vecchio povero e cencioso.

A Siddharta pechè deve fare i conti con una realtà nuova. Cerca di fare di tutto per farsi accettare dal figlio, ma il figlio non ne vuole sapere di meditazioni digiuni e preghiere... lui è giovane e vuole vivere! Vivere al sua vita. Così fugge e torna in città, alla sua vita.

Siddharta dal canto suo vuole rincorrerlo, rivederlo x l'ultima volta ma... il fiume. Il fiume gli parla nuovamente e gli rammenta che pure lui in gioventù ha fatto la stessa cosa.

Ha abbandonato il padre e ha seguito la sua vita...



SINTESI DEL LIBRO:



Non importa dove sei o cosa fai, la felicità sta nelle piccole cose e soprattutto dentro di noi.



 





 


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