giovedì 13 agosto 2009

GRUPPO CARISMATICO

PSICOLOGA DELLE SETTE CONTEMPORANEE


 


I gruppi carismatici sono fortemente coesivi. Essi attribuiscono poteri superiori al leader o alla missione del gruppo e controllano rigidamente il comportamento dei fedeli per mezzo di un comune sistema di dottrine. Fra questi gruppi vi sono culti e sette religiose fanatiche, gruppi molto coesivi di automiglioramento e taluni movimenti di azione politica fra i quali qualche gruppo terroristico



Che cos'è un gruppo carismatico?


Un gruppo carismatico conta da una dozzina o poco più di seguaci fino a centinaia o migliaia. È caratterizzato dai seguenti elementi psicologici: i seguaci (1) hanno un sistema comune di fede, (2) dimostrano un alto livello di coesione sociale, (3) sono fortemente influenzati dalle norme comportamentali di gruppo, e (4) attribuiscono potere carismatico (o talvolta divino) al gruppo o alla sua leadership.


I seguaci di tali gruppi tendono a preoccuparsi molto del benessere reciproco e si impegnano a fondo in attività comuni. La loro coesione sociale, essenziale per l'integrità del gruppo, si riflette nella stretta interrelazione tra l'esistenza del singolo e quella di tutti gli associati. Le riunioni, frequenti, servono da perno per funzioni di gruppo e ne enunciano la coesione. Spesso i fedeli manifestano il bisogno di radunarsi regolarmente per sviluppare attività comuni come piccoli lavori e riti di gruppo, che a loro volta giustificano tali riunioni. Gli associati a gruppi di culto e di autosostegno sono sempre al corrente di quando si terranno i prossimi incontri di gruppo, e li considerano un mezzo per infondere dedizione e coscienza dello scopo. Lo stato emozionale di un seguace potrebbe essere molto vulnerabile all'interruzione di tale routine, cosicché mancare a un incontro di gruppo può generare angoscia. Come osservò un vecchio membro degli AA nel parlare dell'angoscia suscitata in lui dai problemi quotidiani, «fa sempre bene andare a una riunione».


Queste caratteristiche dei gruppi carismatici sono spesso meglio illustrate dai cambiamenti che provocano nel pensiero e nel comportamento di singoli fedeli in singoli episodi.


Si potrebbe quindi concludere che gli affiliati a gruppi carismatici provano sollievo dalla loro angoscia nevrotica non appena entrano a farne parte e che il mantenere tale sollievo (cioè un senso di benessere psicologico) dipende dall'intensità del loro rapporto con il gruppo: se in qualche modo si dissociano, provano angoscia; se restano legati, conservano il loro benessere psichico. Questo «effetto sollievo» serve a rafforzare il coinvolgimento dei seguaci nel gruppo e accresce continuamente la loro accettazione della fede del culto, ricompensandoli per esservisi conformati. Come vedremo, le testimonianze antropologiche ed etologiche indicano che tali comportamenti affiliativi e tali pulsioni biologicamente fondate migliorano la capacità di un gruppo di adattarsi e sopravvivere.


FONTE: http://xenu.com-it.net/txt/galanter.htm


 




 IN CHAT:



18:27 SIR

bah porelli... a volte mi fanno anche pena



18:29 ROSKO


si splleggiano l'uno con l'altro, ma il buffo e' che non fanno niente per sciogliersi un po', sembra che hanno piacere che ci sia una divisione


18:30 SIR


La divisione gli serve per sopravvivere... se li mischi con altri si finiscono



è la legge delle sette



non me la sto inventando hanno fatto proprio degli studi in materia


18:31 ROSKO

si perche' l'unione fa la forza


18:34 SIR


NO PERCHE' se esplori nuove realtà sei portato al pluralismo del pensiero e di conseguenza ad una visione più critica della realtà



e nel momento in cui metti in discussione i tuoi "dogmi" sei portato a riscontrarne i limiti.


 

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