La Nuova Gerusalemme | |||||||
“E venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe traboccanti degli ultimi sette flagelli, e parlò con me dicendo: “Vieni! ti mostrerò la sposa, la moglie dell’agnello”. Mi trasportò in spirito sopra un MONTE GRANDE e alto, e mi mostrò la città santa Gerusalemme che SCENDEVA DAL CIELO, da Dio, avendo la gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una pietra preziosissima, come il diaspro cristallino. Ha mura grandi e alte, ha dodici porte, e alle porte dodici agnelli, e dei nomi sono scritti sopra, che sono i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele: a oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte, e a occidente tre porte". - Apocalisse
Abbiamo messo a confronto le piante antiche di Gerusalemme e dell’Aquila. Fu lo storico Crispomonti a parlare della straordinaria somiglianza della città Santa con il disegno delle mura dell’Aquila. Guardando attentamente la pianta, notiamo altri rilevanti particolari: il fiume Cedron scorre nell’omonima valle, come l’Aterno per L’Aquila; il monumento denominato Piscina di Siloe e localizzato esattamente come la nostra Fontana delle 99 Cannelle, ambedue adiacenti ad una porta muraria; verso nord c’è il monte del Tempio per L’Aquila corrispondente a Collemaggio. Le due città sorgono entrambe su colline ad un’altitudine di 721 metri slm per L’Aquila e poco più (circa 740m) Gerusalemme. La città Santa, con i suoi vicoli angusti, aveva l'aspetto di una fortificazione medievale. Anche la topografia della Palestina, con i suoi monti impervi, altipiani piatti e grigie rocce è simile all'aquilano.
Rispetto a Gerusalemme il disegno dell’Aquila ha i punti cardinali invertiti, vale a dire che al nord corrisponde il sud. Fu dunque questo il progetto di Federico II di Svevia di ritorno dalla riconquistata Gerusalemme? Fondare una nuova capitale spirituale europea in contrapposizione alla odiata Roma? Gli indizi che forniamo sono molteplici, a cominciare dall'ideale altamente spirituale dello Staufen e i suoi intensi rapporti sia con il mondo orientale, sia con i padri Cistercensi, sia con l'Ordine dei Cavalieri Teutonici e ancora per il grande interesse di Federico II per le scienze e l'astronomia. Tutto questo in relazione alle interminabili lotte con una Chiesa opulenta e ambiziosa di quel periodo. Un altro particolare va ancora aggiunto: Federico II, riferendosi alla sua venuta al mondo, non mancò di chiamare la sua città d'origine la "nuova Betlemme", enfatizzando così sia il ruolo profetico e sovrumano della sua nascita, che la sua idea di nuovo Messia, rifondatore della nuova Gerusalemme. |
VEDI ANCHE: http://www.angelodenicola.it/laquila/aquilanitas/aquilanitas-centofanti-gerusalemme.htm
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