In seguito a tutti i miei viaggi mezzi"mistici" nelle roccaforti del Buddhismo, per capirci qualcosa di più ho letto un libro in materia.
RISULTATO:
Come per l'Induismo, non ci ho capito un bel niente. Anche quì ho capito quello che ho letto, ma è la sostanza che fatica a farsi capire.
Allora cominciamo dall'inizio:
CHI ERA BUDDHA?
La parola Buddha significa "il Risvegliato" o "l'illuminato" tanto per cominciare.
Il Sig. Buddha in realtà si chiamava Siddharta Gautama, nacque nel 566 a.c. e morì a 80 anni nel 486 a.c. nel Nepal meridionale.
La leggenda narra che Buddha sia nato non come tutte le persone normali, sia mai!
Già QUANDO FU CONCEPITO: la mamma (che forse quella sera aveva mangiato pesante) sognò che un elefante bianco, senza farle male le penetrasse in un fianco (giusto in sogno).
Quando NACQUE: non nacque dal solito posto, figuriamoci! Bensì balzò dal fianco della madre, fece 7 passi e disse: "Io sono nato per conseguire il risveglio (bodhi) per il bene del mondo; e questa è la mia ultima nascita"
Io quando sono nata mi hanno cacciato 4 schiaffi nel culo e frignavo come un'ossessa, di sfornare discorsi articolati non se ne parlava certo, al massimo avrò pensato: "ma dove c... sono finita".
Il Buddhabambino cresce, e diventa Buddhamarito e Buddhababbo, finchè un giorno alla tenera età di 30 anni decide di uscire dalle mura del palazzo (direi che poteva anche essere ora), e sai come succede a girare per la strada...qualcuno s'incontra sempre. Infatti.
Incontra:
UN VECCHIO, UN MALATO E UN CADAVERE. Non potendo giocare a Beccaccino a causa delle "avverse condizioni" gli partì la prima lampadina a due candele e giurò; così di punto e in bianco che sarebbe andato in cerca della liberazione dal mondo della sofferenza... bravo, una passeggiata!
Appunto il Buddha diventa errante! Nonstante il suo babbo re glielo sconsigliasse vivamene. Ma lui niente! Zuccone come pochi si da subito ai digiuni e alle mortificazioni di se, quando si accorse che stava per tirare i zampetti, gli si accese un'altra lampadina da 40 candele circa e capì che non era la strada buona per la salvezza.
E' risaputo, la verità stà nel mezzo... o giù di li, e anche Buddha cambia strada e inizia a percorrere il "Sentiero di mezzo" una roba decisamente più moderata, una forma di disciplina che evita gli estremi, tanto dell'indulgenza verso sè quanto della mortificazione di sè. E qui le lampadine accese cominciano a farsi parecchie.
Tanto che a forza di girare, si ferma ai piedi dell' Albero del Bodhi, per gli amici l'albero del risveglio e si piazza li fermo in meditazione in un ultimo disperato tentativo di guadagnarsi la libertà dalla morte e dalla rinascita.
Ed eccolo là! Entra in gioco il cattivo, che detto tra noi come si poteva chiamare? MARA sto qua che avendo tanti figli, sapeva bene la capacità distruttiva che sono in grado di mettere in campo quando ci si mettono, e così glieli sguinzaglia tutti contro: manda le figlie a sedurlo e i figli a terrorizzarlo.
Ma il nostro Siddarta non cede, medita e si scorda pure di mangiare, si mette a piovere e nemmeno se ne accorge, perfino un cobra ha pietà di lui e gli si pone sopra riparandolo un po' alla meglio che poteva. Fatto sta che all'ultimo tentativo, eccola là arriva l'illuminazione! E si ritrova a saperne a pacchi del Dharma (VERITA' o LEGGE) dell'esistenza umana. Grazie a questa scoperta diventa a pieno titolo un Buddha (risvegliato).
Dopo di che sparge un po' la voce in giro agli amici, vagabonda per l'India settentrionale e predica il Dharma, poi va nella città di Kusinagar fa un ultimo discorso del tipo "Cittadini...ecc", si sdraia tra due alberi e muore.
Frai ben informati del luogo, si vocifera che conseguì il "Nirvana finale", e non dovette più rinascere.
La vita di una persona è costituita da una lunga serie di azioni (KARMA) accumulate nel corso di molte esistenze... un po' come una raccolta a punti, se sei stato bravo ti reincarni nella media borghesia, altrimenti la solita vita di stenti e sacrifici!
Dopo la morte, il corpo del Buddha secondo le sue volontà, fu cremato e le ceneri distribuite come reliquie e conservati in tumuli funerari detti STUPA.
POSTILLA:
Buddha non era considerato un dio, o un essere soprannaturale, bensì un uomo che aveva saputo trovare la risposta ai più profondi dilemmi della vita umana e che aveva messo a disposizione degli altri tale risposta. Senza il bisongo di fondarsi sul concetto di un dio creatore.
Dopo la morte de Buddha si ebbero molte correnti e molte scissioni, la più famosa giunta a noi oggi è la stirpe dei GELUKPA che alla fine creò il DALAI LAMA che significa letteralmente MAESTRO DELL'OCEANO che Oceano è l'abbreviazione di OCEANO DI SAGGEZZA.
I Buddhisti, oggi oltre a seguire le regole del Buddha che dovrebbero in soldoni essere le dritte per interrompere il processo di morte e rinascita e così la sofferenza, però in aggiunta a tutto questo (che so, se mai non bastasse) non disdegnano anche il potere di spiriti e divinità locali.
E su sta meditazione, vogliamo spendere due paroline?
om
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