giovedì 12 febbraio 2009

PINO OSCENO IN LUOGO PUBBLICO

Arrivo a casa.


Cancello automatico aperto.


Lo sapevo che anche oggi dovevano venire i potatori...


Lo sapevo che dovevano dare una "potata" al pino (quello autoctono per capirci)... alzo lo sguardo e lo vedo.


aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh


Caccio un urlo di sgomento. Non è possibile, il mio pino quello dalla folta chioma (che proteggeva il mio pianerottolo dai raggi del sole al tramondo quando più sono roventi)


Quello sulle cui fronde si annidavano pure i gufi a riposare e cercare riparo dai raggi solari.


Quello che si stagliava nel cielo orgoglioso...


Dio mio non esiste più. O meglio è ancora verticale, ma l'unico aggettivo che gli si può attribuire ormai è rimasto:


OSCENAMENTE SPELLACCHIATO


P.S.: Persino la vicina si è sentita il dovere... o si è presa la briga vedete voi, di suonare il campanello ed ha espresso il suo parere:


- Ohi non è che lo avete tagliato un po' troppo quel pino?-

Nessun commento:

Posta un commento